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Senza acqua non c'è salute né sviluppo

Nell’Africa Sub Sahariana solo tre persone su cinque si servono a fonti di acqua potabile vicine o nei pressi della propria abitazone. Per tutte le altre raggiungere un pozzo d'acqua salubre significa percorrere ogni giorno più di un chilometro

A livello globale, l'accesso all'acqua potabile è aumentato dal 77% del 1990 all'90% del 2012, ma nell’AfricaSub Sahariana solo tre persone su cinque si servono a fonti di acqua potabile vicine o nei pressi della propria abitazone. Per tutte le altre raggiungere un pozzo d'acqua salubre significa percorrere ogni giorno più di un chilometro.

In Africa

Ancora milioni di bambini privi di acqua potabile e servizi igienici, 1.400 muoiono ogni giorno per la diarrea, dovuta all'acqua contaminata e a scarsa igiene. In Africa il difficile accesso all'acqua e l’inadeguatezza o inesistenza di servizi igienici impatta anche sul diritto all'istruzione, in particolare delle bambine.

Nella regione Sub-Sahariana il compito di raccogliere l’acqua per le proprie famiglie ricade sull'81% delle donne e bambine impedendo a quest'ultime di andare a scuola. La rinuncia all'istruzione alimenta a sua volta una condizione di povertà e disagio sociale, sia personale che collettivo. Un circolo perverso assolutamente da spezzare.

In questa regione migliaia di donne, bambini e bambine percorrono a piedi più di un chilometro ogni giorno per raggiungere un pozzo o una fonte di acqua potabile, indispensabile alla sopravvivenza del villaggio e della famiglia.

Senza acqua non c'è salute, né sviluppo. I danni all'agricoltura sono incalcolabili, il bestiame muore, le lezioni a scuola non si possono svolgere regolarmente.

La mancanza di acqua pulita costa ogni anno all'Africa Sub-Sahariana il 5% del suo PIL ed è legata, direttamente o indirettamente, all'80% delle malattie. Nella regione metà della malattie sono legate all'uso di acqua "sporca" o "contaminata", e dalla mancanza di servizi igienici adeguati.

Nel Mondo

Nel mondo .. Su una popolazione di 7 miliardi di persone, 748 milioni non hanno ancora accesso a fonti di acqua salubre e 2,5 miliardi vivono in pessime condizioni igieniche. Fra di essi una quota rilevante è costituita da bambini e ragazzi sotto i 18 anni che non dispongono ancora di forniture sicure di acqua e che vivono senza servizi igienici adeguati.

Oggi sono sono 3 gli Stati, Repubblica Democratica del Congo, Mozambico e Papua Nuova Guinea, nei quali oltre metà della popolazione non ha ancora accesso a fonti adeguate di acqua potabile.

Nonostante i traguardi raggiunti, permangono grandi diseguaglianze. Dei 748 milioni di persone che nel mondo non hanno ancora accesso all'acqua, il 90% vive in aree rurali.

Per i bambini la mancanza di accesso all'acqua può essere tragica. Per donne e bambine c'è un prezzo ulteriore da pagare, il compito di recarsi a raccogliere acqua per la famiglia sottrae infatti enormi quantità di tempo allo studio o alla cura della famiglia. Nelle aree meno sicure, inoltre, donne e bambine sono esposte anche a rischi di violenza.

Per costruire un pozzo d'acqua in Africa, necessario a dissetare dalle 300 alle 500 persone, sono sufficienti soltanto 2-3 mila euro.

L'Acqua è Vita

Più di 2 miliardi di persone non hanno acqua sicura per bere e lavarsi. Spesso dimentichiamo che un bene fondamentale come l’acqua potabile per milioni di persone nel mondo è un privilegio difficile da conquistare, se non impossibile.

Ogni giorno uomini, donne e bambini nei paesi poveri si ammalano e muoiono perché non possono accedere ad acqua pulita per bere, lavarsi e cucinare, eppure basta davvero poco per cambiare le cose e salvare la vita di tante persone.

Emergenza Acqua nel Mondo


2,1 miliardi

di persone non possono accedere a fonti sicure di acqua potabile per dissetarsi e lavarsi


2,3 miliardi

di persone non possono usufruire di servizi igienico sanitari


842 mila

persone muoiono per aver contratto malattie attraverso l’acqua contaminata


Quasi mille bambini al giorno

al di sotto dei 5 anni muoiono a causa di diarrea per aver consumato acqua sporca

CI

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Africa. Il neo-colonialismo delle multinazionali dell'acqua

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Acqua. In Africa un diritto negato per quattro persone su dieci

22 marzo: il World Water Day, la Giornata mondiale dell'acqua, serve anche a ricordarci che il nostro è un pianeta d'acqua salata (il 97% del totale). Solo il restante 3% è acqua dolce, acque sotterranee (0,77%), ghiacciai e calotte polari (1,7%), laghi e fiumi (0,07%).

Una risorsa che rispettiamo poco e sprechiamo molto. Per milioni di africani l'acqua pulita è ancora un miraggio, e NON possiamo lavarcene le mani. L'accesso all'acqua pulita è un diritto umano fondamentale ma è ancora negato per più del 40% della popolazione nell'Africa sub-sahariana. giovedì 22 marzo 2018

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Entro il 2050 nel mondo ci saranno 250 milioni di "rifugiati ambientali" e ogni anno cresceranno mediamente di 6 milioni. Secondo l'Internal Displacement Monitoring Agency, intere popolazioni hanno oggi il 60% di probabilità in più di essere forzati ad abbandonare la propria casa di quanto non ne avessero nel 1975. Si calcola poi che dal 2008 già oltre 157 milioni di persone abbiano dovuto spostarsi per eventi meteorologici estremi.

I Paesi più poveri subiscono le conseguenze peggiori. Il nostro pianeta sta subendo in maniera sempre più chiara e veloce, un cambiamento non dovuto a fenomeni naturali. Gli effetti dei mutamenti climatici, come è noto, riguardano tutti. L'impatto, però, che hanno sui Paesi più poveri e sulle popolazioni più vulnerabili, è decisamente maggiore. Negli ultimi anni, proprio a causa di queste alterazioni e delle susseguenti drammatiche condizioni ambientali, sono aumentate le migrazioni forzate di intere fette di popolazioni nel mondo. venerdì 28 aprile 2017

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